Andreas Bender

Centro per le scienze informatiche molecolari dell’Università di Cambridge, Regno unito

Speaker 1

Biografia: Andreas Bender è docente presso il dipartimento di Informatica molecolare del Centro per le scienze informatiche molecolari del Dipartimento di chimica dell’Università di Cambridge ed è a capo di un team di circa 22 assegnisti di ricerca, dottorandi, studenti post-laurea e ricercatori. Nelle sue ricerche si occupa di integrazione ed analisi dei dati chimici e biologici finalizzati a comprendere l'azione dei composti fenotipici (come le letture cellulari e gli effetti a livello di organismo) a livello meccanico, predicendo le proprietà molecolari correlate sia all'efficacia sia alla tossicità nella riproposizione di farmaci. Prima di accedere alla posizione che ricopre attualmente, Andreas Bender ha conseguito il dottorato presso l’Università di Cambridge, lavorando anche come responsabile del gruppo per le ricerche informatiche presso la società Novartis a Cambridge/MA e all’Università di Leiden in Olanda. Nel 2013 è stato premiato con la borsa di studio del Consiglio europeo della ricerca per il suo lavoro sugli effetti delle strutture chimiche che compongono i sistemi biologici con approcci meccanicistici, un ambito disciplinare fino ad allora poco conosciuto.

Metodi bio e chemioinformatici per l’analisi dei metodi di azione

Mentre lo screening fenotipico (come quello ad alto contenuto) offre l'opportunità di letture più complesse e rilevanti per la singola malattia, la loro combinazione, unitamente alla comprensione delle modalità di azione dei composti, è spesso fondamentale sia per la loro ottimizzazione sia per l'approvazione dei farmaci. Oltre a presentare il loro utilizzo pratico, la relazione descrive i metodi di applicazione nell’ambito della ricerca biologica e chemioinformatico.

Screening virtuale e progettazione di librerie

Si stima che lo spazio chimico contenga circa 10^60 piccole molecole distinte; tuttavia, in pratica, solo alcune decine di migliaia (in analisi complesse) fino a centinaia di milioni (in librerie codificate dal DNA) di composti possono essere sottoposti allo screening – un numero quindi decisamente inferiore. Perciò risulta molto importante selezionare lo spazio chimico “rilevante” per scegliere quali composti analizzare, anche nell’ambito dello screening virtuale e della progettazione di librerie. Il contributo discute sia i metodi teorici sia l’applicazione pratica di entrambi i temi.